Giorni fa è uscito uno studio del Fondo Monetario Internazionale che spiega la correlazione che esiste tra il potere contrattuale dei lavoratori e le uguaglianze sociali . La conclusione è semplice : in un Paese con un sindacato debole e relativa mancanza di potere contrattuale da parte dei lavoratori, le disuguaglianze si accentuano, i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri più poveri. Ovvio e persino banale, ma stupisce come un pezzo della Troika (quale è il Fondo Monetario Internazionale), abbia (sostanzialmente ) una posizione critica verso il Jobs Act e tenda a precisare come riforme di quel tipo siano negative, perché producono diseguaglianze sempre più significative.