L’esercizio del voto, nelle moderne democrazie, è fondamento della sovranità popolare. C’è voluto un secolo di lotte per la conquista del suffragio universale.
Accade che la Grecia vada alle elezioni e le Borse crollino. Qualcosa non torna. C’è dunque incompatibilità fra la democrazia e i mercati? La democrazia e il voto vanno bene a condizione che in ballo non ci siano gli affari di “lor signori”?