Si è svolta a Bologna l'assemblea 'Costruire l'alternativa' promossa da diversi attivisti politici e sociali della sinistra: ora parte la 'carovana'
Si è svolta questa domenica 18 dicembre a Bologna l'assemblea nazionale "Costruire l'alternativa", a cui sono intervenuti numerosi esponenti della #sinistra sociale e politica italiana. Un incontro molto partecipato, in particolare da giovani, iniziato al mattino con diversi laboratori tematici: sui saperi, sul #Lavoro, sulle città e sulle migrazioni. Nel pomeriggio si è svolta poi l'assemblea plenaria con numerosi interventi, sia di attivisti sociali che di esponenti politici nazionali. Nel dibattito sono stati lanciati molti messaggi per la creazione di uno spazio alternativo, da sinistra, rispetto ai poli attualmente in campo nella politica italiana.
A sinistra si discute di come 'Costruire l'alternativa'
Fra i promotori dell'evento Federico Martelloni, consigliere comunale bolognese di Coalizione Civica. Ma hanno partecipato anche molti amministratori locali come Luigi Felaco di Napoli, Federico Alagna di Messina, Francesco Rubini di Ancona e membri di varie liste civiche di cittadinanza. Claudio Riccio, attivista della rete ACT, ha detto che "la crisi della democrazia è a un livello tale che nessuno può pensare a darsi come obiettivo quello di fare una lista per eleggere qualche deputato. Questo non ci basta perché la portata della sfida è molto più alta: dobbiamo cambiare tutto" e poi ha invocato la necessità di creare una sinistra "che sia differente, inusuale e in grado di sorprendere". Il deputato di Sinistra Italiana Stefano Fassina ha dichiarato:"Dobbiamo dare una risposta al popolo delle periferie che ha votato No. Va data loro rappresentanza politica e dobbiamo ammettere che come Sinistra Italiana siamo inadeguati a farlo.Serve un'autonomia progettuale e programmatica per dare rappresentanza a questa area così vasta di chi soffre e fa fatica a fidarsi di tanti di noi.La Costituzione italiana che abbiamo difeso ha dei principi che sono alternativi all'impianto dell'Unione Europea e dell'unione monetaria che ne scaturisce". L'eurodeputata dell'Altra Europa con Tsipras Eleonora Forenza ha detto: "Per costruire davvero l'alternativa serve un'agenda europea dei conflitti e dei movimenti. Noi non dobbiamo avere niente a che fare con i membri del Partito Socialista Europeo che hanno votato negli ultimi anni tutte le misure di austerità e con quelli che in Italia hanno imposto il pareggio di bilancio in Costituzione.Per dare continuità alla vittoria del referendum occorre mobilitarci già da gennaio sui temi del lavoro.Siamo sicuri che serve discutere in due congressi diversi o sarebbe meglio trovare uno spazio comune?". Non presente in sala, è comunque intervenuto in diretta da Napoli il sindaco Luigi De Magistris, che ha detto:"Nessun soggetto politico può intestarsi la vittoria del No, che è una vittoria popolare. E soprattutto nel sud c'è stata una grande risposta. I gruppi che fanno politica dal basso devono ora unirsi per creare un'alternativa politica, sociale ed economica. Viceversa non credo nel centrosinistra e non mi convince l'ipotesi di Pisapia". Nicola Fratoianni ha detto: "A chi dice che ci chiudiamo in una riserva identitaria, dico che la radicalità è necessaria per essere credibili in questo contesto di sofferenza sociale. Invece di parlare di alleanze, discutiamo di quale proposta mettere in campo. Non parliamo di contenitori, ma di contenuti. Ad esempio creiamo subito i comitati per il Sì ai referendum per il lavoro. Serve un'agenda politica e sociale per favorire una confluenza e dargli uno sbocco politico". Luca Casarini, ha parlato invece di "crisi di rappresentanza", aggiungendo che "oggi un partito è utile per rompere e costruire nuove istituzioni esterne a quelle classiche, che sono invece sempre più lontane dalle persone comuni. Le elezioni siano solo uno strumento".